giovedì 15 dicembre 2011
Il pianto dei ciliegi | Un amore a Tōkyō
Il nuovo romanzo di Francesca Bani
(gennaio 2012)
“Mi ossessionano le linee dei volti, i tagli degli occhi, i disegni morbidi delle ombre tra i pini. Alberi come samurai, che fronteggiano il mare, impavidi e forti. Lascio che lo splendore scenda lentamente dentro di me, goccia a goccia. Più spesso il gorgo mi afferra. Strani echi, strane spiagge, una cesoia le striscia a metà. Suona una musica, lamento lontano e inafferrabile. E mi sento sola.”
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Rina e Akito sono giovani e inconsapevoli. Lei è un’insegnante di lingue trasferitasi in Giappone, lui è l’erede di una famiglia rigida e tradizionale. S’incontrano e s’innamorano in una Tōkyō moderna e luminosa. Ma il tragico tsunami del marzo 2011 incombe sulle loro vite... Un romanzo di ambientazione suggestiva e ricco di riferimenti alla cultura giapponese. Sul perdersi e ritrovarsi. Un paesaggio interiore, denso di dolore ma colmo di luce.
“Pagine che trasmettono emozioni come una musica orientale”. (Paolo Ciampi)
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Edizioni Polistampa
Mauro Pagliai
martedì 25 ottobre 2011
domenica 9 ottobre 2011
martedì 27 settembre 2011
l'aquilone - the kite
domenica 4 settembre 2011
domenica 7 agosto 2011
lunedì 4 luglio 2011
sabato 28 maggio 2011
venerdì 13 maggio 2011
lunedì 2 maggio 2011
martedì 26 aprile 2011
Kizuna - Legami
sabato 16 aprile 2011
domenica 27 febbraio 2011
Sakura... 桜
domenica 16 gennaio 2011
Fairy-Land
Fairy-Land
Edgar Allan Poe
Dim vales-and shadowy floods-
And cloudy-looking woods,
Whose forms we can't discover
For the tears that drip all over!
Huge moons there wax and wane-
Again-again-again-
Every moment of the night-
Forever changing places-
And they put out the star-light
With the breath from their pale faces.
About twelve by the moon-dial,
One more filmy than the rest
(A kind which, upon trial,
They have found to be the best)
Comes down-still down-and down,
With its centre on the crown
Of a mountain's eminence,
While its wide circumference
In easy drapery falls
Over hamlets, over halls,
Wherever they may be-
O'er the strange woods-o'er the sea-
Over spirits on the wing-
Over every drowsy thing-
And buries them up quite
In a labyrinth of light-
And then, how deep!-O, deep!
Is the passion of their sleep.
In the morning they arise,
And their moony covering
Is soaring in the skies,
With the tempests as they toss,
Like-almost anything-
Or a yellow Albatross.
They use that moon no more
For the same end as before-
Videlicet, a tent-
Which I think extravagant:
Its atomies, however,
Into a shower dissever,
Of which those butterflies
Of Earth, who seek the skies,
And so come down again,
(Never-contented things!)
Have brought a specimen
Upon their quivering wings.
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