Giovedì 5 dicembre 2013 - ore 17.30
Intervengono: Luigi Ciampolini, Presidente dell’Associazione Culturale
Giovanni Papini
Kiyoko Hirai, artista
L’abito bianco scintillò nella luce quieta e limpida dell’alba, i lunghi capelli castano dorati si agitarono morbidi nell’aria dolce. La città enorme e pulsante di vita si stendeva sotto di lei nel vapore mattutino d’agosto. In lontananza la baia di Tōkyō: l’oceano che penetrava la terra profondamente. Il Rainbow Bridge e lo skyline dell’isola artificiale di Odaiba, con i suoi grattacieli e centri commerciali, la luccicante sfera sospesa della Fuji Television ideata da Kenzō Tange e la ruota panoramica. Più lontano ancora il Monte Fuji vegliava immobile, antico e solitario, sulla sorte degli uomini e delle donne a lui affidati. Una corona di nubi candide ne avviluppava la cima. In basso sotto le zampe color arancio metalliche e traforate della Tōkyō Tower, un cimitero. Tra il verde degli alberi, le tombe schierate in fila. E poco distante una piscina in cui si allenavano determinati un pugno di studenti...
Lei è Yuki ha vent’anni, il sole nello sguardo a mandorla e nelle ciocche color del miele. Studia fotografia all’università e lavora part-time per un’agenzia di Tōkyō. Riceve l’incarico di un servizio su una celebre rockstar. Lui è Ren, di anni ne ha quaranta e la sua stella è all’inizio della curva discendente. Ha alle spalle un matrimonio fallito e un figlio adolescente. Il loro incontro è segnato da un misterioso destino...