martedì 23 aprile 2013

Yuki

L’abito bianco scintillò nella luce quieta e limpida dell’alba, i lunghi capelli castano dorati si agitarono morbidi nell’aria dolce. La città enorme e pulsante di vita si stendeva sotto di lei nel vapore mattutino d’agosto. In lontananza la baia di Tōkyō: l’oceano che penetrava la terra profondamente. Il Rainbow Bridge e lo skyline dell’isola artificiale di Odaiba, con i suoi grattacieli e centri commerciali, la luccicante sfera sospesa della Fuji Television ideata da Kenzō Tange e la ruota panoramica. Più lontano ancora il Monte Fuji vegliava immobile, antico e solitario, sulla sorte degli uomini e delle donne a lui affidati. Una corona di nubi candide ne avviluppava la cima. In basso sotto le zampe color arancio metalliche e traforate della Tōkyō Tower, un cimitero. Tra il verde degli alberi, le tombe schierate in fila. E poco distante una piscina in cui si allenavano determinati un pugno di studenti...